[...]
Unico neo è che, purtroppo, pur purificando l’aria e migliorandone la qualità, non si sono riscontrate riduzioni nei livelli di nicotina presenti, mostrando un’attività non del tutto efficace contro i molti effetti negativi del fumo passivo – In questo caso, se si ha a cuore la salute dei bambini, basterebbe evitare di fumare in casa.
I purificatori dell’aria «sembrano un’ottima soluzione parziale al miglioramento della qualità dell’aria nelle case dei bambini che vivono con un fumatore, ma non dovrebbe essere vista come un sostituto a un ambiente privo di fumo», sottolinea la professoressa Arlene Butz, specialista presso per l’asma presso il Johns Hopkins Children Center e professore di pediatria presso la Johns Hopkins University School of Medicine.
Per valutare se migliorare comunque l’aria nelle abitazioni potesse essere un modo per alleviare comunque i sintomi dell’asma, la dottoressa Butz ha coordinato uno studio in cui sono stati seguiti per 6 mesi 115 bambini, dai 6 ai 12 anni di età, che vivevano in case in cui vi erano una o più persone che fumavano. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Archives of Pediatrics and Adolescent Medicine.
leggi l'articolo completo su: La Stampa
Nessun commento:
Posta un commento