venerdì 21 ottobre 2011

Lo smog e le nascite premature

L’inquinamento atmosferico, stando a recenti studi, sarebbe connesso all’incremento delle nascite premature. Secondo un’indagine condotta dall’Università della California, che ha preso in esame 100.000 neonati tutti originari della California le cui nascite sono avvenute tra il 2004 e il 2006, l’inquinamento è associato a nascite pre-termine. La ricerca, pubblicata dalla rivista scientifica Environmental Health, ha indagato un fattore, lo smog, i cui effetti nocivi sono già stati ampiamente discussi e verificati, ma che nuocesse ancor prima di venire al mondo era un’ipotesi ancora non del tutto accertata.
Gli scienziati hanno messo a confronto i dati riguardanti le nascite con le informazioni sulla qualità dell’aria...

venerdì 7 ottobre 2011

L'aria che respiriamo ...è vita!

L'inquinamento dell'aria, sia interna che esterna, rappresenta il principale problema ambientale che riguarda la nostra salute e che colpisce indistintamente campagne, città, paesi... ed è generato principalmente dalle attività dell'uomo, ma anche da fonti naturali.

Mentre all'esterno, siamo costretti a subire ogni forma d'inquinamento e le misure intraprese per migliorarla avranno, forse, effetto solo a lungo termine, molto invece possiamo fare nell'immediato per l'aria all'interno delle nostre abitazioni e uffici in genere dove trascorriamo fino all'80% della nostra giornata.

Grazie ai purificatori d'aria IQAir dotati di tecnologia e filtri d'avanguardia, utilizzati nelle strutture ospedaliere di tutto il mondo, è ora possibile ritrovare anche a casa o sul posto di lavoro aria pura e salutare con le stesse sensazioni e di qualità dell'aria di montagna!

I purificatori d'aria IQAir sono gli unici apparecchi ad uso indoor (casa/ufficio) certificati EN 1822

lunedì 3 ottobre 2011

Particolato atmosferico: struttura, proprietà e tossicologia

Il particolato atmosferico,che respiriamo abbondantemente ovunque, nei nostri luoghi della vita quotidiana e nei luoghi di lavoro, pone delle domande [...] fondamentali, [...]
1) Quanto ce n'è?
2) Quali e quante sostanze ci sono?
3) Come è fatto?
4) come interagisce con gli organi del nostro corpo?
La risposta a queste quattro domande è un requisito essenziale per stilare delle normative sensate:
In assenza di una conoscenza (scientifica) sufficiente il legislatore può incorrere in due rischi estremi opposti: tenersi un margine eccessivo di sicurezza, con il rischio di penalizzare troppo le attività produttive, oppure sottovalutare alcuni effetti sulla salute.
1) Quanto particolato c'è?
Questa è la domanda base...

lunedì 26 settembre 2011

A Verona e provincia "...quest'anno la situazione è peggiorata"

dall'Arena di Giovedì 22 Settembre 2011 CRONACA, pagina 9

Secondo i dati forniti dall'Arpav di Verona, i dati sull'inquinamento da Pm10 in città e nei Comuni di pianura peggiorano rispetto all'anno scorso.Vengono messi a confronto il valore medio per i primi 9 mesi dell'anno e il numero di superamenti del valore limite giornaliero pari a 50 µg/m3 (microgrammi per metro cubo) del 2010 e del 2011 per tutte le stazioni di rilevamento del Pm10 della rete provinciale. Dalla tabella emerge che il limite, che non dovrebbe essere superato più di 35 volte in un anno, dal 1° gennaio al 20 settembre 2011 è stato sforato 81 volte rispetto alle 46 del 2010 alla centralina di rilevamento di corso Milano, 41 contro 40 a Cason, 12 contro 15 a Boscochiesanuova, 59 rispetto ai 56 dell'anno scorso a San Bonifacio e 69 contro 55 a Bovolone.
Il valore limite annuo (media delle rilevazione giornaliere ripetute per 365 giorni) è 40 microgrammi per metro cubo. I rispettivi valori medi rilevati nelle stesse centraline sono 46 µg/m3 contro i 35 del 2010 in corso Milano, 34 µg/m3 rispetto ai 32 a Cason, 21 contro 22 a Boscochiesanuova, 44 µg/m3 del 2011 rispetto ai 36 dell'anno scorso a San Bonifacio e 43 contro 39 a Bovolone.
Come si può notare, si segnalano lievi miglioramenti solo in Lessinia.

R.C.

mercoledì 7 settembre 2011

La qualità dell'aria negli studi dentistici

Nessun’altra professione appartenente al settore della sanità presenta problematiche inerenti la qualità dell’aria indoor come quella degli studi dentistici, caratterizzati dalla presenza di varie
sostanze inquinanti, come bioaerosol, particolato, composti inorganici e composti organici volatili (VOC), odori generati dalle medicazioni, dai fluidi chimici di sterilizzazione e dai prodotti utilizzati per la pulizia che inevitabilmente si diffondono in ambiente.

...
leggi l'articolo completo sulla rivista RCI:


...la soluzione più efficace è l'utilizzo di purificatori d'aria certificati per il settore dentale con filtri HEPA H12/13 e filtri ai carboni attivi per abbattere tutti gli inquinanti presenti nello studio odontoiatrico come i depuratori d'aria IQAIR serie Dental

che eliminano totalmente: vapori di mercurio, composti organici volatili VOC da aerosol, batteri, virus, vapori di disinfettanti e detergenti...

Stampanti laser, fotocopiatrici e toner: pericoli per la salute

Stampanti laser e fotocopiatrici sono sempre più presenti in ogni ufficio, e grazie ai prezzi in continua discesa, anche in molte case.
Molti utilizzatori però non conoscono i pericoli legati all'uso contino di queste apparecchiature in luoghi chiusi e/o poco areati.
I pericoli nascono soprattutto da 2 questioni:
la dimensione delle particelle (micropolveri) che compongono il toner e le sostanze che si sprigionano durante il processo di stampa, che raggiunge elevate temperature.

Per avere le idee un pò più chiare in merito ai rischi reali che si corrono a seguito di una esposizione continua e duratura ai toner di stampanti e fotocopiatrici, vi invito a leggere:

uno studio del SUVA ente governativo svizzero divisione medicina del lavoro, sul pericolo da toner
[...] 


"Da alcuni anni le polveri di toner, i composti organici volatili e l’ozono rilasciati nell'aria am-
biente dalle stampanti laser e dalle fotocopiatrici sono associati ad una serie di disturbi. Questa scheda informativa tratta delle conoscenze attuali sui rischi per la salute legati a stampanti laser, fotocopiatrici e, in particolare, ai toner. 

Durante le operazioni di stampa e fotocopiatura avvengono processi chimici e fisici complessi, nei quali le componenti del toner e della carta reagiscono sotto l’effetto della luce e delle temperature elevate. Queste reazioni possono liberare composti organici volatili (VOC) di diverse classi, particelle piccolissime di toner e di carta, ma anche gas, che vengono rilasciati nell’aria. La qualità e la quantità delle sostanze emesse dipendono dal procedimento tecnico, dal tipo di toner e di carta utilizzato, dal modello e dall’età dell’apparecchio, dalla manutenzione e dalle condizioni ambientali. "[...]

leggi il documento completo su:

Purificare l’aria indoor per ridurre i sintomi dell’asma nei bambini

Per ridurre e alleviare i sintomi dell’asma sono utili i purificatori d'aria per interni, specialmente se in casa vi è uno o più fumatori.
[...]



Secondo gli scienziati del Johns Hopkins Children Center di Baltimora (Usa) utilizzare dei purificatori dell’aria all’interno degli ambienti domestici, in particolare se si vive in città e se in casa c’è qualcuno che fuma, può ridurre di molto l’inquinamento indoor e allo stesso tempo ridurre il tasso di sintomi diurni dell’asma al pari di alcuni farmaci antinfiammatori utilizzati in questi casi.
Unico neo è che, purtroppo, pur purificando l’aria e migliorandone la qualità, non si sono riscontrate riduzioni nei livelli di nicotina presenti, mostrando un’attività non del tutto efficace contro i molti effetti negativi del fumo passivo – In questo caso, se si ha a cuore la salute dei bambini, basterebbe evitare di fumare in casa.

I purificatori dell’aria «sembrano un’ottima soluzione parziale al miglioramento della qualità dell’aria nelle case dei bambini che vivono con un fumatore, ma non dovrebbe essere vista come un sostituto a un ambiente privo di fumo», sottolinea la professoressa Arlene Butz, specialista presso per l’asma presso il Johns Hopkins Children Center e professore di pediatria presso la Johns Hopkins University School of Medicine.
Per valutare se migliorare comunque l’aria nelle abitazioni potesse essere un modo per alleviare comunque i sintomi dell’asma, la dottoressa Butz ha coordinato uno studio in cui sono stati seguiti per 6 mesi 115 bambini, dai 6 ai 12 anni di età, che vivevano in case in cui vi erano una o più persone che fumavano. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Archives of Pediatrics and Adolescent Medicine.


leggi l'articolo completo su: La Stampa